Presentazione “I tatuaggi della Dea” di Michela Zucca a Cagliari

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I TATUAGGI DELLA DEA
29 aprile – h. 16 – Sa Domu studentato occupato – via Lamarmora 126 – Cagliari –

Contro la guerra e l’occupazione militare della Sardegna: SA DOMU TATTOO CIRCUS 2°edizione 29-30 APRILE. Dopo il successo dell’anno scorso torna l’evento che ha messo mano su braccia, gambe, orecchie e nasi di centinaia di amici e amiche, compagne e compagni che hanno deciso di farsi pasticciare e pirsare per una buona causa. Torna l’evento che unisce l’arte di strada, gli eventi di approfondimento, musica e socialità. E cultura e antropologia: degli antichi sardi non si sa se si tatuavano; si sa che condussero una lunga lotta contro i popoli dell’impero, e che si ritirarono in montagna, tornando pastori, pur di non sottomettersi. Adesso si sa anche che una civiltà ritenuta marginale fu la prima a scoprire l’arte figurativa: poco per volta, malgrado la marginalizzazione da parte del potere accademico, emergono ricchezza culturale, artistica, scientifica della antiche società egualitarie.
Il tatuaggio è parte integrante dell’antica cultura delle donne. Un linguaggio cifrato che risale alla notte dei tempi, un sistema di valori con cui società egualitarie hanno tramandato la loro cultura incidendolo sui corpi delle donne. L’archeologia e l’esame dei classici si incrociano con l’antropologia, l’esame di sculture, statue stele, dipinti e manufatti restituiscono immagini di donne tatuate con gli evidenti segni del sacerdozio e della leadership militare e politica. Pur presenti in civiltà di tutto il mondo, tali segni sembrano appartenere a un’unica matrice, ovvero a tribù caucasiche, matrifocali, egualitarie, in conflitto con le società dell’impero greco e romano. Trasformandosi in segno di identità, il tatuaggio si è conservato per millenni, diventando un simbolo di fede alla Madonna.